Cima Bocche

Alpe Lusia a 5 km da Moena

Cima Bocche

La prima linea austro - ungarica tagliava la valle del Travignolo poco a monte di Paneveggio, per risalire lungo l’opposto versante fino a Cima Bocche. La zona di Cima Bocche rappresentava il cardine della difesa austriaca in questa porzione di fronte.

Nel 1915 ingenti quantità di truppe furono ammassate sulle cime e divenne incalcolabile il costo di sostentamento in termini di tecnica e di fatica per creare condizioni vivibili in tutte le stagioni. Per il mantenimento di un soldato erano necessari circa otto uomini nelle retrovie. La costruzione di teleferiche risultava di grande sollievo per le interminabili colonne di portatori, ma queste non giungevano ovunque e il trasporto a spalla o con i muli restava l’unico mezzo.

Nel 1916, dopo un inverno particolarmente rigido e nevoso che causò molte vittime, specie per le valanghe primaverili, si scatenò la contesa per il controllo di Cima Bocche. All’alba del 20 luglio 1916 il 1° battaglione della Brigata Tevere con azione di sorpresa giunse a ridosso delle linee austriache, ma la reazione fu tale che gli italiani furono costretti a ripiegare pur trincerandosi in prossimità delle posizioni avversarie. I combattimenti durarono
tutta l’estate fino all’ultima azione del 3 novembre 1916 quando la Brigata Tevere, che aveva già perso circa 2000 uomini, riuscì ad espugnare un punto strategico chiamato “osservatorio” e a tenerlo per breve tempo. Gli austriaci contrattaccarono lasciando sul terreno 200 morti davanti alle postazioni perdute, riuscendo, dopo 5 giorni di furiose battaglie ravvicinate, a riconquistare l’avamposto “osservatorio”.

Lungo tutto il costone di Cima Bocche e sul sentiero attrezzato del Gronton rimangono oggi numerosi resti di opere belliche e reperti, muti testimoni di quell’epoca: trincee, postazioni, camminamenti, scalinate, fondamenta di baracche.

ATTENZIONE: per motivi di sicurezza la galleria del Col de le Palue non è percorribile

Mappa e indicazioni del percorso per raggiungere Cima Bocche

Il percorso di Bocche

LUOGO DI PARTENZA: Stazione a monte impianti Alpe Lusia (loc. “Le Cune”)
LUOGO DI ARRIVO: località Fango (Valle di San Pellegrino)
QUOTA DI PARTENZA DI ARRIVO: mt. 2200
QUOTA DI ARRIVO: mt. 1643
PUNTO DI MASSIMA ALTITUDINE: mt. 2745
DIFFICOLTA' :media
DISLIVELLO: mt. 1530 (dei quali mt. 750 con l’impianto)
TEMPO DI PERCORRENZA: h 3.00 fino al Cimon di Bocche (h 3.45 variante sentiero attrezzato del Gronton)
TEMPO DI PERCORRENZA RIENTRO LOCALITÀ FANGO SUL SENTIERO 634 E 625: h 3.30
DIFFICOLTA':media
EQUIPAGGIAMENTO: d’alta montagna (cordino di sicurezza e caschetto solo sul sentiero attrezzato del Gronton)
PUNTI PANORAMICI: bellissima vista sul Lagorai, Pale di San Martino, Latemar, Catinaccio,Sassolungo, Monzoni, Creste di Costabella e Marmolada
Giro inverso: salita da località Fango - sentiero attrezzato  del "Gronton - Cima Bocche" (h.4.30). Rientro alla stazione a monte degli impianti Alpe Lusia (h.3.00). Non utilizzando l'impianto si allunga il percorso di circa 2 ore. Il dislivello è di mt. 1300.